Ma che voce ha JJ?
- Angelo Fernando Galeano
- 20 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 mag
La recente vittoria di JJ (Johannes Pietsch), il talentuoso cantante austriaco-filippino, all'Eurovision Song Contest con il brano "Wasted Love", ha riacceso un dibattito ricorrente nel mondo della musica: come definire correttamente la sua vocalità? È un Controtenore, un Sopranista o un Contraltista? Cerchiamo di fare luce su queste distinzioni.

"Wasted Love": Pop Opera o Crossover?
Anzitutto, analizziamo il brano. Definire "Wasted Love" come "opera pop" o "pop opera", come spesso si è letto, è fuorviante. Si tratta di una canzone pop a tutti gli effetti. Nessuno, dotato di un minimo di buon senso, confonderebbe lo stile del brano con quello tipico dell'opera. La definizione più appropriata per questa canzone, se proprio vogliamo etichettarla, è crossover: ossia una vocalità solitamente associata al teatro d'opera applicata a un brano non teatrale.
Distinguere le Voci Maschili: Controtenore, Sopranista, Contraltista
È evidente che la vocalità di JJ affondi le sue radici in un retaggio teatrale, ma la terminologia precisa è cruciale. Ecco una distinzione delle diverse tipologie:
Controtenore: Questa vocalità si colloca nel range del contralto, con una corda da contraltino, e il cantante utilizza la sua tessitura naturale. Storicamente, questa voce è sempre stata attestata nel mondo anglosassone e, in Italia, tra il Cinquecento e il Seicento, prima dell'avvento dei castrati. Esiste una letteratura musicale specifica per i controtenori. È importante sottolineare che il controtenore non canta repertorio da castrato, non canta in tessitura sopranile, mezzosopranile o contraltile ottocentesca, né in tessitura contraltile muliebre. Canta in una tessitura contraltile virile, generalmente dal fa2 al re4, e non interpreta parti femminili. Inoltre, non canta "tutto di testa", ma utilizza la vocalità storicamente definita "di petto" che può essere estesa con l'utilizzo del M1mix e di M2mix.
Sopranista/Contraltista: Questi termini sono stati coniati nell'Ottocento per identificare i castrati e distinguerli dai soprani e contralti di sesso femminile. Solo in un'epoca successiva a quella dei castrati, sono nate le vocalità di sopranista e contraltista che si sovrappongono a quelle di soprano e contralto femminile, con l'obiettivo di preservare il repertorio dei castrati dopo la loro scomparsa.
A differenza dei controtenori, che esistono da secoli, i sopranisti e i contraltisti sono attestati solo dal tardo Ottocento in poi. Il loro impiego, nell'Ottocento, era prevalentemente nelle formazioni corali ecclesiastiche cattoliche. Nel Novecento, il repertorio per queste voci è diventato quello sopranile o contraltile barocco, originariamente scritto per i castrati, poi caduto in disuso e tornato in auge con la "Belcanto Renaissance" e la "Baroque Renaissance". Per loro natura, sopranisti e contraltisti non sono contraltini, ma solitamente tenori o baritoni che, diversamente dai controtenori, sì, cantano "tutto di testa", utilizzando una preponderanza di meccanismo M2, sì, interpretano repertorio creato per i castrati, e sì, cantano in tessitura sopranile o contraltile muliebre. Non possiedono una letteratura propria, ma attingono al repertorio per castrato o spesso, impropriamente, a quello femminile.
E quindi, JJ?
La vocalità di JJ rientra senza dubbio in quella di sopranista.
Non è un controtenore.
Quod scripsi, scripsi.
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